Che Fenomeno!
Per sapere qualcosa sulla fenomenologia abbiamo parlato con il tutornonchémentore professor Paolo Nason, con cui abbiamo avuto modo di chiacchierare sulla materia.
Partiamo quindi dalla definizione, semplice. La fenomenologia è quella branca della fisica che si occupa di ricavare da un fenomeno o un avvenimento una teoria di base. Fenomeni possono essere una mela che cade da un'albero o la morte di una stella.
Attualmente la fenomenologia si sta occupando della previsione dello scontro di due particelle e del risultato della loro collisione.
Gli obiettivi di questo campo di ricerca sono due, il primo è quello di calcolare come si svolgano fenomeni previsti teoricamente ma non ancora verificati.
In pratica i fenomenologi sono cervelloni che producono modelli usati per analizzare i dati degli esperimenti,
verificando o smentendo, in questo modo, teorie precedenti.
L'altro obiettivo della loro ricerca è quello di indicare come debba essere costruita la strumentazione in modo che sia in grado di rilevare i processi ricercati.
Partiamo quindi dalla definizione, semplice. La fenomenologia è quella branca della fisica che si occupa di ricavare da un fenomeno o un avvenimento una teoria di base. Fenomeni possono essere una mela che cade da un'albero o la morte di una stella.
Attualmente la fenomenologia si sta occupando della previsione dello scontro di due particelle e del risultato della loro collisione.
Gli obiettivi di questo campo di ricerca sono due, il primo è quello di calcolare come si svolgano fenomeni previsti teoricamente ma non ancora verificati.
In pratica i fenomenologi sono cervelloni che producono modelli usati per analizzare i dati degli esperimenti,
verificando o smentendo, in questo modo, teorie precedenti.
L'altro obiettivo della loro ricerca è quello di indicare come debba essere costruita la strumentazione in modo che sia in grado di rilevare i processi ricercati.
L'intervista
- Come si articola il lavoro del fenomenologo?
Durante la propria giornata il fenomenologo, come tutti i teorici trascorre una buona parte della mattinata a leggere su arXive I preprint ,scritti dagli altri fisici ed inerenti al suo ambito di ricerca ,per seguire i nuovi sviluppi della materia e per cercare idee interessanti per risolvere il problema di cui ci si occupa. La media degli articoli che un fisico appena arrivato al lavoro trova su arXive è di una ventina al giorno. Quando non si leggono i preprint il lavoro consiste nel fare calcoli, produrre fenomeni in grado di simulare gli eventi studiati e controllare che i grafici ed i risultati prodotti siano sensati.
Tutto questo lavoro confluisce poi nella stesura di un articolo. Infatti i dipartimenti di fisica sono fondamentalmente delle “grandi fabbriche di articoli”.
- Perché si sceglie un particolare campo di ricerca?
- Quando e perché si decide di pubblicare un articolo?
Attualmente, ad esempio, la fenomenologia si sta dirigendo verso la fisica di precisione. Infatti si lavora con sempre più precisi calcoli teorici e misure sperimentali sulle proprietà delle particelle, al fine di verificare le previsioni del modello standard, la teoria che descrive le particelle elementari ed i campi associati. La recente rilevazione di una risonanza di due fotoni, se confermata, indurrebbe i ricercatori a tornare invece a sviluppare e correggere il modello.
Dopo aver deciso su cosa lavorare, si inizia la trattazione teorica del problema e lo sviluppo di programmi che simulino il fenomeno studiato. Successivamente si lavora alla realizzazione di calcoli e grafici con compilatori come GNUplot.
Una volta arrivati a buon punto si inizia ad organizzare il proprio lavoro in un articolo.
- Come avviene la pubblicazione e come viene preparato?
Ovviamente gli editori fanno pubblicare solo gli articoli più innovativi e interessanti.
- Quali sono le caratteristiche che rendono autorevole una pubblicazione?
Ogni lavoro ha all'interno un buon numero di citazioni di lavori precedenti, che come gli ingredienti servono per scrivere nuove "ricette": più un'articolo è citato, più è utile solitamente, di conseguenza è un buon lavoro. Anche la pubblicazione è spesso un segnale importante: dato che, a differenza del preprint, l'articolo in questa fase viene controllato, gli articoli scelti per essere pubblicati sono solitamente i più interessanti e innovativi, come abbiamo detto prima. Solitamente, appunto: capita, ad esempio, di fare un lavoro non particolarmente importante, ma che viene citato spesso perchè necessario in alcuni passaggi, o capita che editori pubblichino articoli meno autorevoli di altri, ma sono solo casi. In linea generale vale quello che abbiamo detto prima.